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Prodotti di Consumo (Fasteners)

Sono qui così denominati tutti i prodotti finalizzati ad un utilizzo limitato e, usualmente, non ripetuto di quella unità che, singolarmente considerata, al termine del processo di fissaggio, risulta, pertanto, "consumata". Diconsi altresì atti ad appuntare, con l'impiego stesso consumativo di tale unità nell'atto fissativo, dato dal c.d. "ciclo di sparo", ovvero anche detto "ciclo di piantamento", da parte del sistema pneumatico portatile, normalmente manuale e costituito nella struttura normalmente da pistola fissatrice. La loro fruizione risulta strettamente funzionale all'azione fissativa meccanica di giunzione, realizzata dai sistemi di fissaggio, che per questi tipi di prodotti sono stati specificamente implementati, che realizza a tutti gli effetti un'azione di assemblaggio di parti tra loro staccate. Il fissaggio di questi prodotti è, infatti, un termine qui inteso come la situazione risultante da un processo dinamico di penetrazione meccanica finalizzata alla connessione tra loro di materiali fisicamente separati. Il dispositivo è azionato da una sorgente di energia di varia natura, essendo tale compito espletato a mezzo di questo elemento fissativo acuminato. Questo prodotto è costituito strutturalmente a portante perlopiù di filo metallico di varie forme e dimensioni, su materiali ad alto gradiente di connettività meccanica, quale mezzo interallacciante di tipo penetrativo. E', infatti, indispensabile la preventiva attitudine dei materiali impiegati ad essere penetrati, non subendo da ciò danno strutturale permanente, consentendo in tal modo l'accoppiamento tra di loro, tramite processo fissativo di tipo meccanico che ne formerà l'unione. Ciò avviene, infatti, per penetrazione meccanica, nella quale appuntare effettivamente l'elemento fissativo porterebbe ad una conseguente connessione delle parti separate per mezzo di tali elementi fissativi acuminati. Per l'azione accoppiante di parti disgiunte, in cui tali prodotti di consumo sono chiamati ad intervenire, nel lavoro di fissaggio dei quali essa fa impiego, questi elementi sono previsti da schema progettuale con caratteristiche costruttive definite dimensionalmente, normalmente infungibili, non avendosi intercambiabilità tra serie e tipologie diverse sullo stesso tipo di macchina. Essi devono essere collocati, per funzionare, all'interno dell'apposito alloggiamento di caricamento presente sulla macchina, atto ad accoglierli ed a permetterne l'uso progressivo "shot by shot". Questi sono costituiti in varia forma e natura, nella funzione di "proiettili", ovvero elementi di diversi materiali proiettati dinamicamente per espulsione da un dispositivo di sparo all'interno dei materiali da fissare. I prodotti di consumo sono, generalmente, in acciaio, con estremità normalmente acuminata o comunque adatta alla penetrazione, sparati da un elemento di percussione all'interno di materiali più teneri, solitamente costituiti da fibra di legno, da materiale plastico penetrabile o da cartone lamellare ondulato. Dalla parte inferiore, detta "punta", avviene la detta penetrazione per percussione della parte superiore, piatta o bombata, detta "testa", dell'elemento di fissaggio, generalmente per la sua intera lunghezza, misurata dalla sommità della testa all'estremità della punta. Si prestano, infatti, all'ingresso a frizione, in quanto conficcati a forza nel verso specificato, che mantiene poi in seguito il bloccaggio delle parti connesse per attrito sul materiale fissato. Questo avviene all'interno di uno o più supporti, quindi, accettanti la perforazione, generalmente appunto il legno, la plastica od il cartone, in modo da trapassare due o più parti tra loro precedentemente non vincolate. L'effetto derivato è di accoppiare insieme appunto per "ancoraggio" meccanico tali parti, fungendo in tal modo il filo metallico passante da ponte, od anche da "trait-d'union", fra le parti medesime connesse. Nel loro novero, sono tutti denominati in maniera difforme, gli uni dagli altri, per distinguerli, come si dice in gergo, secondo una data "nomenclatura" identificativa e distintiva. Il codice descrittivo è, infatti, "parlante", ossia è correlato descrittivamente alle caratteristiche morfologiche, dimensionali, costitutive del materiale e indicativo dei trattamenti specifici ricevuti nonché alla casa produttrice che li ha ideati e realizzati. Si avrà così, ad esempio il punto metallico a cavallotto tradizionale, il punto metallico a cavallotto ad una gamba e mezza (per la viticoltura e la frutticoltura), il chiodo, con svariati tipi di testa, come il chiodo "roofing" a testa larga, il chiodo "angle finish"a mezza testa, il chiodino temprato a testa piccola, il groppino, lo spillo, il tassello, la camra, la semenzina (settore calzaturiero), la vite, la vite speciale, la lamella ondulata standard, mini-onda, mini-micro-onda, ondina a V, la borchia chiodata, lo zoccoletto chiodato in plastica (tacos) sia per infissi che per serramenti e mobilifici, il rivetto, il sigillo in filo d'acciaio con chiusura ad anello, il sigillo plastico, sia a cavallotto con punte speciali (per sutura / chiusura prosciutti senza osso, nel settore alimentare) che ad etichetta monostelo, sia a freccetta ad alta penetrazione, che ad incavo ancorante( per etichettatura salumi e macelleria, ad uso alimentare) e ad ago raffinato (per capi di vestiario nel settore tessile e della moda), la punta flessibile (o "freccetta lamellare pieghevole") per cornice, il timbro a matrice ad aghi (per tatuaggio bestiame e salumi ad uso zootecnico ed alimentare), l'inserto ad àncora per uso edilizio nel cemento e vari altri tipi di "fasteners" specifici, in tutte le esigenze particolari applicabili nei più estesi settori di impiego industriale ed artigianale. Saranno tutti indirizzati nelle molteplici strutture e funzioni progettualmente previste o scelte dall'operatore professionale od occasionale per scopi fissativi specifici ed individualizzati. Generalmente, ogni prodotto risulta riconoscibile da un codice, costituito in parte da:
-A) l'identificativo della tipologia del prodotto, in forma di prefisso o di suffisso;
-B) la modalità e la forma con cui è collegato insieme agli altri elementi dello stesso tipo;
-C) la serie correlata al tipo di filo o di materiale, data dalle caratteristiche dimensionali di spalla, di testa, di sezione o diametro del filo;
-D) le caratteristiche fisiche della superficie dello stelo o delle gambe, se trattasi di cavallotto, per tipo di lavorazione meccanica, di colorazione, ricopertura o camiciatura chimica, meccanica, elettrolitica o di altro tipo;
-E) la sua lunghezza dalla testa alla punta, espressa nel sistema metrico (millimetri) o anglosassone (pollici), in notazione intera o frazionale. In questa sezione troverete i prodotti più diffusi, utilizzati dalle macchine da noi commercializzate in questo sito, che ad esse saranno specificamente adeguati, nella loro funzionalità operativa, salvo eccezione espressamente dichiarata.

 
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